Ascesso Dentale


Per definizione una raccolta di pus, ossia un insieme di cellule appartenenti al sistema immunitario che hanno ingerito i batteri e stanno distruggendo un focolaio infettivo. L’ascesso rappresenta infatti un processo infettivo acuto caratterizzato da una raccolta purulenta (pus) in una cavità neoformata. Da un punto di vista odontoiatrico la possibile evoluzione finale della catena: pulpite acuta, necrosi pulsare, granuloma o cisti periapicale. Meno frequentemente origina dai tessuti di sostegno dei denti (in questo caso si parla di ascesso parodontale).


Composito


Nella sua accezione più generale è qualunque tipo di materiale caratterizzato da una struttura non omogenea costituita dall’insieme di due o più sostanze diverse, fisicamente separate e dotate di proprietà differenti. Nella pratica si attribuisce il nome di composito al materiale costituito da:

  • una fase omogenea, detta matrice,
  • una fase dispersa, detta rinforzo o carica.

Tali materiali, presenti anche in natura (legno e ossa ne sono degli esempi), sono stati dapprima introdotti, poi largamente impiegati nell’industria aerospaziale e, pur essendo in continua evoluzione, si sono rivelati adatti alla ricostruzione estetica e funzionale dei denti anteriori e posteriori. Vengono inseriti nelle cavità dentali allo stato plastico, poi fatti polimerizzare con una luce di una particolare lunghezza d’onda.


Detartrasi


Asportazione del tartaro che si forma sulle superfici dentarie, viene effettuata al di sopra e al di sotto della gengiva mediante apparecchiature ultrasoniche e strumenti manuali. La detartrasi dovrebbe essere eseguita almeno ogni sei mesi per prevenire e controllare la malattia parodontale. È comunque compito del medico odontoiatra o dell’igienista stabilirne la periodicità in base allo stato di salute orale del paziente.


Endodonzia


Comunemente detta “devitalizzazione del dente”, l’endodonzia permette il recupero di denti afflitti da carie avanzate. Quando una carie profonda raggiunge il fascio neurovascolare del dente, per curare la conseguente infezione vengono praticate pulizia, sagomatura e otturazione dei canali radicolari che contengono i vasi sanguigni e nervosi all’interno delle radici dei denti.


Fumo


Oltre ai gravi danni che causa all’organismo in generale, influenza negativamente anche l’evoluzione della malattia parodontale. Nei pazienti fumatori è più frequente l’insuccesso implantologico (per altro oggi rarissimo nei pazienti non fumatori). Durante le sedute di igiene orale dovrebbe essere compiuto ogni sforzo per convincere i pazienti a dismettere tale abitudine, che porta anche alla rapida formazione di un tartaro più tenace e dannoso per i tessuti.


Igiene Orale


Complesso dei provvedimenti indispensabili per garantire la pulizia della cavità orale, prevenire carie e malattia parodontale. Si basa su:

  • semplici regole dietetiche (alimentazione ricca di calcio, fosforo e vitamine; riduzione del consumo di dolciumi o altri cibi zuccherini);
  • spazzolamento accurato dei denti per almeno due minuti con una metodica specifica (metodo di Bass modificato) utilizzando preferibilmente spazzolini elettrici e dentifrici poco abrasivi. Lo spazzolamento deve avvenire dopo ogni pasto, in particolare quello serale, e deve essere completato dall’uso indispensabile del filo interdentale o dello scovolino.

Malattia Parodontale (MPD)


Il termine “malattia parodontale” (in passato conosciuta come “piorrea”) comprende un’ampia categoria di malattie del parodonto. Alla base dello sviluppo di queste malattie vi è un’eziologia batterica associata a condizioni particolari quali cattiva igiene orale, o più raramente, deficit immunitari. È sempre preceduta da una fase più o meno acuta di gengivite.
La MPD, se non contrastata efficacemente, può portare alla perdita di alcuni o tutti i denti e pare influenzi anche l’evoluzione di alcune malattie sistemiche quali cardiopatie e diabete. È un riconosciuto fattore di rischio per le nascite pretermine e di neonati sottopeso. Colpisce e distrugge i tessuti di sostegno del dente: osso alveolare, legamento parodontale, gengive. Le tossine prodotte dai batteri danneggiano quindi i tessuti e stimolano l’insorgere di un’infiammazione cronica da parte dell’organismo che, in ultima analisi, è responsabile della distruzione tissutale. Spesso la retrazione delle gengive non segue la perdita di osso: così le gengive, rimanendo solo “appoggiate” alle superfici radicolari, formano le tasche parodontali, che a loro volta sono periodicamente causa di sintomatologia acuta.


Bruxismo


Attività muscolare quale serramento e/o digrignamento esercitata inconsciamente durante il sonno o per abitudine inconsapevole durante il giorno (in questo caso si parla più correttamente di parafunzioni orali diurne). Il bruxismo può causare ingenti danni a livello dentale e può influenzare negativamente la prognosi dei pazienti parodopatici.


Conservativa


Tutte le cure necessarie per ripristinare la salute dei denti colpiti da malattia della carie. Nella sua accezione più semplice include pulizia, disinfezione della cavità del dente infetto dalla carie, ricostruzione della sostanza dentale perduta mediante materiale da otturazione. Esistono due tipi di tecniche:

  • diretta: il dente viene preparato e subito otturato (per piccole otturazioni)
  • indiretta: il dente viene preparato, viene presa poi un’impronta con la quale si costruisce un manufatto che viene cementato (per otturazioni più importanti).

Displasia


Difettosa formazione del dente al momento della sua calcificazione, che si evidenzia con l’assenza o la scarsa formazione congenita di alcune sue parti (ipoplasie).


Filo Interdentale


Filo di nylon o altro materiale resistente alla rottura, talora ricoperto di cera per favorirne la scorrevolezza; utilizzato per la rimozione dei residui di cibo dagli spazi interdentali. Il suo impiego è indispensabile complemento dello spazzolino per impedire la formazione della placca batterica.


Gengivite


Infiammazione della gengiva dovuta principalmente ad inadeguata igiene orale e conseguente accumulo di placca batterica. Se affrontata per tempo, la gengivite è reversibile senza danni al parodonto. Qualora non venisse invece trattata, può evolvere in malattia parodontale. La cura della gengivite si attua principalmente mediante un’adeguata igiene orale professionale e domiciliare.


Implantologia


Branca dell’Odontoiatria che si occupa della sostituzione di denti mancanti con altrettante radici sintetiche ancorate all’osso. Tali viti in titanio possono sostenere denti singoli, gruppi dentari o anche fungere da supporto per una protesi completa. Il grande passo dell’implantologia moderna è stato compiuto con la scoperta dell’osseointegrazione: la formazione di un intimo, strettissimo contatto tra il titanio delle viti e l’osso vivente dell’organismo. (www.osseo.org)


Odontofisiopediatria


Disciplina che si occupa di odontoiatria infantile, guardando con attenzione, oltre ai denti, alla funzione della lingua e della respirazione.


Profilassi


Sinonimo di prevenzione: quanto di più importante ci sia.

Scovolino


Presidio orale particolarmente utile per rimuovere la placca e i frammenti di cibo che naturalmente si depositano negli spazi interdentali.


Posturologia


Disciplina che studia i rapporti tra la postura del corpo e determinate patologie algiche che potrebbero derivare da un errato assetto posturale.


Sbiancamento


Procedura odontoiatrica che permette, dopo aver effettuato una preliminare igiene orale domiciliare, di schiarire il colore dei denti mediante sostanze a base di perossido di idrogeno o di carbamide. Può essere eseguito sia nello Studio dentistico che a casa mediante apposite mascherine; oppure congiuntamente per ottimi risultati.


Radiologia


È possibile eseguire l’Ortopantomografia (radiografie panoramiche delle arcate dentarie) oltre le tradizionali piccole lastre per i denti singoli: tutte le radiografie sono effettuate a BASSO dosaggio di raggi X, grazie alla tecnologia digitale.


Carie


Processo distruttivo che colpisce i tessuti duri del dente: la sua formazione è dovuta all’azione degli acidi prodotti dalla placca batterica. Per potersi sviluppare la carie necessita della presenza contemporanea di tre fattori: ospite suscettibile, dieta ricca di zuccheri e batteri ad attività cariogena.


Denti Decidui


La dentatura si forma in età infantile con denti decidui, destinati ad essere sostituiti, dai 5 anni in poi, dai denti permanenti. I denti decidui vanno curati come quelli permanenti perché la loro distruzione o perdita può danneggiare il corretto allineamento della dentatura permanente.


Disturbi Temporomandibolari (TMD)


Disturbi di natura muscolo-scheletrica a carico della muscolatura masticatoria, delle articolazioni temporomandibolari o di entrambe le strutture. Sono caratterizzati da dolore oro-facciale e alterazioni dei movimenti mandibolari. Riconoscono cause multiple, fra le quali sembrano essere molto importanti non tanto le condizioni occlusali, ma le attività parafunzionali del paziente. Sono il corrispettivo nell’ambito del sistema masticatorio di altri disturbi ortopedici del corpo, come cervicalgia o lombosciatalgia. Generalmente sono curati con modalità conservative, reversibili e non invasive. Vanno distinti da altri disturbi che generano dolore oro-facciale quali nevralgie e neuropatie


Fluoro


Somministrato per via generale o topica, possiede un’efficace azione cario-profilattica. Dovrebbe essere somministrato in dosaggi adeguati (in relazione alla presenza di fluoro nell’acqua potabile locale) alle madri in gravidanza e nei bambini al di sotto dei sette anni.


Gnatologia e Posturologia


Scienza che studia fisiologia, patologia e funzioni della mandibola (masticazione, deglutizione e fonazione). Vengono analizzati i rapporti tra i mascellari, i denti , le due articolazioni temporo-mandibolari, i muscoli che muovono il mascellare inferiore e il sistema nervoso che comanda questi muscoli, lingua compresa. L’individuazione e la correzione di malaocclusioni o malposizioni dentarie può servire al miglioramento estetico e della funzione masticatoria; può inoltre rendere più agevoli le manovre di igiene orale e può servire per la cura di dolori e disturbi a carico della colonna vertebrale (per esempio, a livello cervicale o lombare) o del capo (cefalee e vertigini).


Malocclusione


Posizione non corretta o difetto di contatto tra i denti dell’arcata superiore e quelli dell’arcata inferiore, dovuta a malformazioni congenite, abitudini scorrette, perdita di denti, traumi… Oltre a problemi estetici, una malocclusione può causare una riduzione dell’efficacia masticatoria, interferire nei movimenti mandibolari e può dar luogo a perdite di elementi dentari, nonché a problemi riguardanti fonazione, respirazione e deglutizione.


Ortodonzia


Si occupa del riallineamento dei denti da posizione irregolare e della correzione delle malocclusioni, siano esse congenite o acquisite.


Protesi Dentaria


Apparecchio che consente la sostituzione di uno o più denti mancanti. La protesi può essere fissa o mobile: una protesi dentaria che sostituisce in maniera fissa un singolo dente si chiama “corona”. Le protesi mobili vengono definite “scheletrati” se parziali, “dentiere” se totali.


Tartaro


Placca batterica calcificata, aderente alle superfici radicolari dei denti. Può essere di collore giallastro o bruno-verdastro (tartaro serumale), a seconda della consistenza. La deposizione di tartaro è favorita dalla scarsa igiene orale, pertanto un’ottima prevenzione è possibile. Una volta formatasi, la rimozione del tartaro è possibile solo nell’ ambito professionale delle sedute di igiene, con apparecchi ultrasonici e strumenti manuali.