famiglia studio dentistico dr. maurizio scarpa, studio dentistico a milano

POSTUROLOGIA

DENTI E POSTURA: UN RAPPORTO INASPETTATO, MA STRETTISSIMO

Studiamo da sempre la correlazione tra mala-occlusione e disturbi apparentemente lontani, quali cefalee, torcicollo, vertigini, acufeni, dolori cervicali, scoliosi, lombalgie e sciatalgie. L’esperienza, nonché continui e specifici corsi d’aggiornamento ci hanno portato a sviluppare una visione complessiva della salute del paziente, mai considerato solo come “la sua bocca”, ma come una persona completa.

Per garantire l’armonia totale dell’organismo, laddove necessario (perché non sempre lo è), collaboriamo con diversi specialisti come otorini, ortopedici, ortottisti, osteopati e chiropratici.

L’idea medica di base è di agire sulla causa e non sul sintomo: al fine di evitare il reiterato ripresentarsi del dolore in questione.

Ecco un’intervista del Dottor Scarpa “Bocca sana per un corpo sano”: link ad articolo di Class.

POSTUROLOGIA
Cos’è la postura?

La postura è la posizione che le varie parti del corpo assumono per mantenere l’equilibrio ottimale: stare in piedi, sedersi, girare occhi e testa, camminare, correre…

 

Cos’è la posturologia?

Negli ultimi trent’anni la posturologia (come branca trasversale di audiologia, podologia, kiropratica, odontoiatria, ortopedia, fisiatria e oculistica), si è sviluppata a tal punto da assumere le caratteristiche di una vera e propria super-specialità con una visione del paziente non settoriale, ma totale.

La caratteristica principale della posturologia è infatti l’interdisciplinarietà: tocca contemporaneamente tutte le discipline già citate, e imposta una terapia che agisca finalmente sulle cause e non solo sul dolore-sintomo. Il suo obiettivo è, studiando il sistema tonico-posturale, di ricercare e correggere le disfunzioni causali, in modo da rimuoverle definitivamente.
Dal punto di vista dell’odontoiatria, l’idea è che sia fondamentale osservare la bocca in relazione a tutto il resto del corpo. Si scopre così che quando l’occlusione della mandibola non è perfetta, i muscoli che regolano i movimenti dell’articolazione temporo-mandibolare non funzionano bene. Anche uno spostamento di pochi millimetri di un’arcata dentaria rispetto all’altra (in particolar modo durante la deglutizione) può provocare sintomi insistenti e fastidiosi. Tutto ciò può determinare uno squilibrio dei muscoli di bocca, collo e colonna. Queste deviazioni possono portare ad un “semplice” disagio generalizzato (spesso in forma di stanchezza cronica) oppure ad una vera e propria sintomatologia dolorosa ai vari distretti del corpo.

 

In che modo postura e denti sono collegati?

I denti a volte intervengono sulla postura poiché possono produrre tensioni nel distretto muscolare cranio-cervicale: tensioni che si propagano poi a tutti i muscoli della colonna vertebrale. I sintomi indicativi sono tanti: mal di testa, dolori facciali, turbe dell’equilibrio, dolori cervicali, torcicollo, dolori a spalle, braccia, schiena, gambe e ginocchia.
Per diagnosticare con sicurezza che una patologia della bocca possa essere la causa dei dolori ai vari distretti del corpo, occorre una visita di posturologia odontoiatrica.

Le cause della sintomatologia dolorosa possono essere molteplici:

  • MALAOCCLUSIONE: quando il combaciamento delle due arcate dentarie non è perfetto, oppure quando il loro combaciamento entra in conflitto con l’articolazione temporo-mandibolare, i gruppi muscolari dell’apparato masticatorio si troveranno in una condizione di squilibrio. Questo squilibrio, con il tempo, può estendersi anche ai muscoli che determinano la postura, causando anche deviazioni della colonna vertebrale.
  • DISFUNZIONE DELLA DEGLUTIZIONE: un’errata deglutizione può provocare problemi in molti distretti del corpo. È un problema decisamente meno frequente della malaocclusione.
  • DENTI REATTOGENI: denti che presentano varie patologie quali granulomi, necrosi pulpare o focolai. Tutto ciò determina una situazione di debolezza generale ai muscoli di alcune parti del corpo.

 

Cos’è l’ortodonzia posturale?

L’ortodonzia, nel contesto posturale, viene considerata come strettamente connessa alla generale struttura fisiologica del paziente.

Quattro sono i pilastri dell’ortodonzia posturale:

  1. Concetto dinamico dell’occlusione: la diagnosi deriva sia dall’analisi strutturale che da quella funzionale.
  2. L’osservazione tridimensionale, su tutti i piani dello spazio, è fondamentale per una diagnosi completa.
  3. Una corretta diagnosi può essere stabilita solo estendendo l’osservazione medica oltre l’apparato stomatognatico (della bocca e dell’articolazione mandibolare): vanno considerati anche tutti i distretti del corpo e la postura. Bisogna sottolineare che la malaocclusione, anche se osservabile a livello odontoiatrico, può essere provocata da condizioni generali dell’organismo, extra-stomatognatiche.
  4. Multidisciplinarietà: quando si evidenziano altre disfunzioni, fuori dalla bocca, che influenzano la postura, è necessario l’apporto collaborativo e dialogante di altri specialisti (ad esempio, l’otorino, il chiropratico, il podologo, l’osteopata…)

 

Come si articola la visita ortodontica-posturale e quali sono le terapie consigliate?

Si comincia, come al solito, con l’anamnesi: vengono raccolte notizie su precedenti fisiologici e patologici de paziente, personali e famigliari. Si prosegue con la visita della bocca: particolare attenzione viene rivolta, oltre che all’estetica, alla funzione dinamica delle due arcate dentarie, dell’articolazione temporo-mandibolare e dei relativi muscoli. Poi, si giunge alla visita posturale generale, in cui ci si avvale di particolari strumenti quali lo scoliosometro, il podoscopio, l’esame di stabilometria e i test kinesiologici-posturali. A questo punto, il Dottore effettuerà lo studio cefalometrico: un insieme di operazioni tendenti alla misurazione angolare e lineare del volume cefalico, realizzate sulla teleradiografia. In particolare, queste operazioni sono tre: il tracciato di Ricketts, il tracciato posturale con l’analisi dei rapporti cranio-cervicali, e l’esame delle strutture anatomiche articolari. Segue l’esame dei modelli delle arcate dentarie, in cui si valutano le simmetrie, le posizioni dei denti e l’occlusione; sempre nell’ottica funzionale ed estetica. Infine, se sarà necessario, si adotteranno delle terapie personalizzate.

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