Una delle primarie cause della malattia parodontale è dovuta all’accumulo di placca sui denti non rimossa, altre cause sono da ricercarsi nel fumo, nel bruxismo, nella predisposizione ereditaria.Nella malattia parodontale le gengive sanguinano con possibile fuorisuscita di pus, sono gonfie, sono sensibili, vi sono problemi di alitosi (collegata alla paradentosi), nello stato di avanzamento i denti presentano mobilità e a secondo della gravità, questi potrebbero essere estratti.

E’ importante eseguire un controllo almeno 1 volta l’anno, poichè solo così si può diagnosticare sin dall’inizio la malattia parodontale, che comincia a dare i segnali sintomatici solo quando questa è in stato di avanzamento e quando l’osso e la gengiva sono ormai seriamente compromessi. E’ altresì importante come prevenzione, spazzolare correttamente e giornalmente dopo i pasti i propri denti ed eseguire dal proprio dentista, quando occorre, una igiene orale professionale in studio.

I meccanismi che provocano la malattia paradontale

 Placca batterica

Una struttura costituita da microrganismi, proteine polisaccaridiche, ensimi e materia inorganica, come il calcio e fosforo, che aderiscono al dente depositandosi a livello del solco crevicolare.



 Il Tartaro

Una struttura costituita da microrganismi, proteine polisaccaridiche, ensimi e materia inorganica, come il calcio e fosforo, che aderiscono al dente sopratutto depositandosi a livello del solco crevicolare.



La visita paradontale


Il dentista nella visita inserisce tra gengiva e dente uno strumento graduato per rendersi conto se esiste una malattia parodontale e se si, la gravità di questa. Le fasi della malattia, partendo da un gengiva sana, sono queste: inizialmente in un individuo sano, la parte superiore della gengiva è ben attaccata al dente, misurandolo con lo strumento questo è inseriribile per una profondità di circa 2/3 mm. non esiste alcuna malattia parodontale.

Con l’avanzamento della malattia parodontale, questa profondità (misurata con l’apposito strumento) cresce, la profondità più aumenta e più questa patologia è grave. Tramite una radiografia ci si può rendere conto della perdita dell’osso intorno ai denti.

Come si cura


La malattia parodontale per guarire ha bisogno di essere curata nel minore tempo possibile da quando è cominciata. Il trattamento che il dentista esegue in questa situazione, è: una pulizia sottogengivale (scaling) e la levigatura radicolare. Tutti e due i procedimenti consistono nel togliere la placca e il tartaro sotto la linea della gengiva.

Il primo sistema (scaling) viene eseguito subito sotto la linea gengivale togliendo, con appositi strumenti, il tartaro che si è formato; il secondo sistema invece, oltre che ad eliminare il tartaro sottogengivale, viene eseguita effettuatdo anche una levigatura delle superifici (in maniera che diventino liscie).

Questi procedimenti servono per favorire il riattacco della gengiva sul dente ma non assicurano la guarigione da questo tipo di malattia. Dopo aver eseguito questi trattamenti il paziente dovrà recarsi dal dentista negli appuntamenti programmati, affinchè questo valuterà il decorso della malattia e la possibilità di effettuare altri tipi di trattamenti anche di tipo chirurgico.